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martedì 12 marzo 2013

Diario Vaticano 7 / Extra Omnes


Extra omnes. Fuori tutti. E da tutto.
Da tutto ciò che infanga il nome di Gesù.
Fuori dallo Ior, dagli intrallazzi curiali, dalle ville papali, dai palazzi dorati dello stato pontificio.
Fuori da ogni anello piscatorio, dalle scarpe rosse, dal bacio ai piedi del nuovo regnante, dall’inchino, dal baciamano. Fuori dal papa re.
Fuori dalle commissioni pontificie che non servono a niente, se non a prorogare l’uso del potere.
Fuori dall’ex Sant’Uffizio, dalle prelature personali, da ogni ordine e grado, cavaliere o legionario, che combatta in nome di Gesù Cristo.
Fuori gli ammiccamenti, i palpeggiamenti, i pedinamenti di chi non sa esprimere la propria sessualità in modo chiaro e trasparente.
Fuori dalle lettere segrete. Dai confessionali e dalle pie penitenze.
Fuori i preti che non sanno ascoltare i propri parrocchiani e poco gliene importa del territorio in cui vivono. Fuori chi fa il catechista a vita e scambia il ruolo di educatore per una scalata alla carriera. Fuori i vescovi che non sanno essere padri, fuori i cardinali con l’auto blu.
Fuori i bilanci delle parrocchie e delle diocesi, bene attaccati sulle mura delle chiese. E fuori i soldi per dire messa ai defunti e il pizzo delle comunioni e delle cresime. Persino dei funerali.
Fuori le raccomandazioni, vanto e antica usanza di chiese e priorati.
Fuori gli atei devoti. E i credenti supini, incapaci di franco dialogo con la gerarchia ecclesiastica.
Fuori le riverenze medievali, il nunzio, il card., il mons., il segretario di stato, il reverendissimo, sua eccellenza, sua eminenza.

E dentro tutti. Davvero tutti.
Uomini e donne di ogni terra lontana e vicina. Soprattutto, dentro le donne. Single, coppie di fatto, divorziati, risposati, senza figli, con i figli, omosessuali, artisti, giocolieri, funamboli, innamorati della Parola.
Dentro i laici credenti che obbediscono in piedi.
Dentro i non credenti che riceveranno misericordia.
Dentro i preti sposati, e il diaconato alle donne.
Dentro gli organismi collegiali, e l’idea che un’enciclica possa essere scritta con l’aiuto del popolo di Dio, dentro le omelie della domenica.
Dentro Dio padre, certo. Ma dentro anche Dio madre.
Dentro l’abbraccio con Pietro, paterno e fraterno, amichevole, consolatorio, pieno d’amore.
Dentro il già e non ancora. Il già delle nostre vite e il non ancora della speranza che verrà.
Dentro il silenzio di un monastero, il nascondimento di una preghiera, la sobrietà dell’incontro con l’altro.
Dentro la Risurrezione, l’avvenire che modifica l’oggi e che ci rende tutti liberi e uguali.
Dentro Gesù, figlio di Maria e Giuseppe, immigrato clandestino ai tempi di Erode, nascituro di parte divina accompagnato in una notte di stelle da musica straniera e da profumi di mirra.
Dentro la Chiesa, nostra casa e rifugio.
Dentro il Concilio Vaticano II. Senza se e senza ma.

Amen

10 commenti:

  1. Veni, creator Spiritus

    Salvatore

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  2. Mi sa che uno che delira in questo modo del Concilio Vaticano II non c'ha capito granché...

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    1. Chi non osa, forse non sa sognare. Grazie per l'attenzione e w il concilio Vaticano II

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  3. "E dentro tutti. Davvero tutti"
    Ti appoggio Giadis
    federica

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  4. chi scrive è rimasto indietro 100 anni e non conosce e non ama la Chiesa.
    nella nostra parrocchia tutte le offerte sono sempre state libere e l'accoglienza una priorità.
    elena

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    1. Per fortuna rispetto a situazioni imbarazzanti ci sono realtà ecclesiali come la tua che sono un esempio di vita evangelica. Grazie

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  5. Ciò che l'autore di questo articolon chiama Concilio Vaticano II non è il Concilio Vaticano II svoltosi effettivamente, ma è qualcosa che esiste solo nelle sue fantasie contorte. Farebbe meglio a darsi una svegliata ed una calmata

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  6. Vorrei aggiungere alcuni altri che ritengono siano "dentro":
    1) i "diversamente credenti": agnostici, o aderenti ad altre religioni, o a nessuna religione, ma che NON sono gli ateisti, che sono fuori, purtroppo per loro, come i teisti.
    2) i rifiutati da tutti: i più poveri e i più indifesi, come embrioni e feti (LEGALMENTE o ILLEGALMENTE ELIMINATI), bambini e anziani abbandonati, malati terminali (a rischio EUTANASIA), sfruttati in genere.
    3) i costruttori, pazienti e silenziosi, di una politica nuova, di un'economia nuova, di una finanza nuova, tutte nel segno della fraternità universale.
    Ti abrraccio, Fratello, nella speranza/certezza che Francesco I incarni tutte le nostre aspirazioni!
    Umberto Bizzoccoli - ubizzoccoli@libero.it

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