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martedì 15 gennaio 2013

Il Resuscitato e la Redenzione

I sondaggi dicono che Silvio Berlusconi ogni giorno aggiunga qualche punto a suo favore. E' resuscitato dal regno dei morti, e su ciò nessuno ne dubita più. Non so se debba essere raccapricciato, oppure, ancora una volta, semplicemente meravigliato. 
Non mi domando se vinca le elezioni, perché è probabile che non le vinca. Non mi domando nemmeno quanta percentuale di consenso avrà. Non è questo il problema.
Mi domando invece come è possibile che ci sia ancora, in questa Italia depressa cronica o malata immaginaria, anche un solo cittadino che voti il Resuscitato.
Come sia possibile che una persona "normale", una casalinga, un impiegato, un imprenditore, uno studente volitivo, un cassaintegrato, un idraulico, un artigiano, un professionista, possa votare di nuovo Lui. E' bastato che Santoro-Gesù gli abbia detto: "alzati e cammina!"? Davvero è bastato ciò?
Mi riesce difficile trovarne le ragioni, siano esse morali, economiche, sentimentali, ideologiche, strettamente partitiche. L'idea che ci sia nel mio Paese un uomo, un ragazzo, un anziano, una donna, che votino ancora Lui, mi sorprende e mi lascia ancora attonito.
Qualcuno me lo sa spiegare?
Sono sempre più convinto che dopo le elezioni una riflessione in merito andrebbe fatta. Oltre le ricette economiche, le questioni istituzionali, la moralità della politica: come è possibile che in questo Paese ci sia ancora una piccola/grande minoranza/maggioranza di persone che votino ancor Silvio Berlusconi.
C'è un problema che va oltre tutto ciò: si chiama atteggiamento culturale, predisposizione all'etica dei comportamenti, tolleranza interiore e rispetto dell'Altro, diritti e doveri di cittadinanza.
Sono, queste, mi sembra, le grandi questioni quasi "private" da riconciliare con il nostro vissuto pubblico e da ricostruire nuovamente, che non vanno mai sottovalutate, se vogliamo che questo Paese risorga dalle ceneri di un inferno che avvolge con la sua fuliggine il dolce tepore di un futuro che tutti, anche quelli che votano Lui, vogliono più bello e sorridente.
Oltre la politica, ricomporre le fratture di anima e corpo per dare consistenza e concretezza alla politica stessa. Da laico e cattolico, infine, mi pongo un'altra domanda: cosa ha fatto la Chiesa in questi anni per impedire questa crescente disumanizzazione delle nostre vite?

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