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venerdì 6 luglio 2012

Nichi Vendola legge don Tonino Bello

Una notizia fresca, bella e sorridente. Nichi Vendola legge e commenta La messa non è finita. Il vangelo scomodo di don Tonino Bello (Rizzoli), venerdì 13 luglio nel festival "Il libro possibile" che si tiene anche questo anno a Polignano a mare. Nessuno glielo ha chiesto, nemmeno l'autore (cioè io). Non c'è da fare pubblicità al libro, uscito a fine maggio. Eppure il governatore della Puglia, leader di Sel, invece di parlare di politica, di spread e di spesa pubblica, approfitta della sua mezzora di tempo per leggere don Tonino.
Intravedo in ciò un miracolo. Un miracolo che nasce da un sentimento individuale e sociale che considera la politica, quella vera, la più alta forma di carità possibile. Una carità che assaggia la libertà della coscienza, il valore della pace, il rispetto per la parola "solidarietà".
Nichi Vendola se ne va in giro l'estate a parlare di don Tonino Bello. Se non è "vera" politica questa, allora questa Italia è davvero senza futuro.
Ricominciare da qui. Da testimoni della speranza che sanno sorridere e tendere la mano a chi non ce la fa ad andare avanti. Dal racconto della loro biografia "possibile". Da parole sacre che formano individui laici e senso per la laicità dello Stato.
Un politico di rilevanza nazionale sta cominciando a farlo. Forse, davvero, non tutto è perduto.

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